Laviamo e trattiamo campionature da sessant’anni. È un servizio personalizzato in cui valutiamo i tipi di tessuti, la quantità e i sistemi di lavaggio e trattamento, per fornire risposte e risultati adeguati alle aspettative del cliente. Il campionario è cruciale per le successive valutazioni sulla messa in produzione dei capi.
Estrema attenzione e cura, consentono di valorizzare qualità e colore del filato. Risultati ottimali in tempistiche particolarmente ristrette. Richiedi una consulenza senza impegno.
Tra le operazioni di finissaggio vi è la Follatura: attraverso il calore combinato ad azioni di sfregamento e compressione del tessuto, si modifica la struttura della lana, il compattamento e il rientro.
Finissaggio (o finitura) di tessuti
Il finissaggio tessile rientra tra le operazioni di nobilitazione dei tessuti, ossia l’insieme dei trattamenti volti a trasformare il tessuto grezzo in semilavorati idonei alle successive lavorazioni, oppure in tessuto finito pronto per la confezione di manufatti. Comprende tutti quei trattamenti che hanno lo scopo di migliorarne l’aspetto, la mano, le proprietà, anche in funzione dei possibili campi d’impiego. I trattamenti si dividono in chimici, fisici e meccanici e in loro combinazioni per conferire le proprietà specifiche.
Finissaggio moderno
I mezzi fisici sono:
calore finalizzato alla diffusione omogenea dei prodotti chimici all’interno della fibra
pressione applicata con una calandra che al passaggio schiaccia il tessuto tra due cilindri, uno dei quali può essere riscaldato
frizione: migliora la superficie del tessuto con una calandra a frizione, con differenti velocità di rotazione dei cilindri
tensione: distende il tessuto in entrambi i sensi (larghetta e altezza) per migliorarne la stabilità dimensionale
umidità e vapore rigonfiano il tessuto e ne migliorano la pieghevolezza della fibra modificandone sia l’aspetto che la mano.
Tra le operazioni di finissaggio vi è la Follatura: attraverso il calore combinato ad azioni di sfregamento e compressione del tessuto, si modifica la struttura della lana, il compattamento e il rientro.
Finissaggio (o finitura) di tessuti
Il finissaggio tessile rientra tra le operazioni di nobilitazione dei tessuti, ossia l’insieme dei trattamenti volti a trasformare il tessuto grezzo in semilavorati idonei alle successive lavorazioni, oppure in tessuto finito pronto per la confezione di manufatti. Comprende tutti quei trattamenti che hanno lo scopo di migliorarne l’aspetto, la mano, le proprietà, anche in funzione dei possibili campi d’impiego. I trattamenti si dividono in chimici, fisici e meccanici e in loro combinazioni per conferire le proprietà specifiche.
Finissaggio moderno
I mezzi fisici sono:
calore finalizzato alla diffusione omogenea dei prodotti chimici all’interno della fibra
pressione applicata con una calandra che al passaggio schiaccia il tessuto tra due cilindri, uno dei quali può essere riscaldato
frizione: migliora la superficie del tessuto con una calandra a frizione, con differenti velocità di rotazione dei cilindri
tensione: distende il tessuto in entrambi i sensi (larghetta e altezza) per migliorarne la stabilità dimensionale
umidità e vapore rigonfiano il tessuto e ne migliorano la pieghevolezza della fibra modificandone sia l’aspetto che la mano.
Lo stonewash è un trattamento tessile che conferisce a un capo di nuova fabbricazione un aspetto consumato e sbiadito. Il lavaggio con pietre aiuta anche ad aumentare la morbidezza e la flessibilità di tessuti altrimenti rigidi come tela e denim.
Il processo utilizza grandi pietre abrasive, come ad esempio la pomice, per irruvidire il tessuto in lavorazione. I capi vengono posti in una grande lavatrice industriale orizzontale riempita con grosse pietre. Mentre il cilindro di lavaggio ruota, le fibre del tessuto vengono ripetutamente a contatto col tessuto che infine risulteranno fruste e schiarite.
I trattamenti con enzimi conferiscono un effetto vintage e di “pulizia superficiale“. I capi devono essere di fibre cellulosiche ossia cotone, lino, iuta, canapa, bambù, viscosa, modal. Gli enzimi aggrediscono la superficie delle fibre cellulosiche provocando la demolizione della loro struttura. I filamenti più sottili vengono degradati e rimossi; quelli più grossi sono aggrediti in superficie e “decorticati”.
Effetto vintage: i capi devono essere tinti con tinture superficiali o stampati con coloranti che restano sulla superficie delle fibre. Al loro interno sono più chiare.
Il trattamento enzimatico schiarisce le zone più “esposte” come cuciture, ribattiture, bordi facendo sembrare il capo più consumato o invecchiato. Gli enzimi infatti asportano gli strati superficiali dove avviene maggiore “interscambio di bagno”, cioè nelle zone più esposte come cuciture, bordi e spessori provocando la comparsa delle zone più interne non colorate. L’aspetto risultante è una sorta di “abrasione” non omogenea del colore.
Pulizia superficiale non determina nessuna variazione del colore. I capi tinti con tinture normali, dopo il trattamento, diventano più puliti e meno pelosi, con una mano più morbida e scivolosa. Gli enzimi eliminano le fibre più sottili e superficiali, rendendo le altre un poco più “sottili” e meno pelose. Questa è la ragione per cui il tessuto appare più pulito e più leggero al tatto. L’aspetto è più nitido e di maggiore pregio.
Come noto il lavaggio a secco non utilizza acqua, ma solventi organici industriali come idrocarburi alifatici o Tetracloroetilene (C2CL4) comunemente conosciuto come percloroetilene oppure solventi a basso impatto ambientale.
Il solvente solubilizza i grassi (olii, cere, ecc.) e grazie all’azione meccanica rimuove le particelle insolubili (polveri, filacce, ecc.). Capi e tessuti escono asciutti, puliti e disinfettati. Gli impianti a secco funzionano a circuito chiuso, sono dotati di botte, serbatoi, filtri ed un sistema di distillazione grazie al quale è possibile la lavorazione e il recupero del solvente. Da uno dei serbatoi viene prelevato il solvente ed inserito nella botte. Il bucato viene fatto circolare tra la botte ed i filtri, che trattengono lo sporco, mentre le macchie di grasso vengono chimicamente rimosse. Al termine il solvente viene immesso nel distillatore che scaldandolo lo converte in vapore. La distillazione permette la separazione delle particelle di sporco dal solvente ed il recupero parziale di quest’ultimo.
Certificazioni per una rigorosa ecocompatibilità
La nostra azienda utilizza prodotti classificati ZDHC livello 3 per abbattere l’impatto ambientale.
Sfrutta vasche di decantazione per ridurre l’impatto ambientale delle acque reflue da inviare al depuratore comunale.
Lavanderia Industriale ha ottenuto il riconoscimento di importanti gruppi di acquisto certificatori per la qualità e la rispondenza ai requisiti ecotossicologici.
I nostri lavaggi industriali si caratterizzano per l’impiego di:
prodotti di qualità per rimuovere impurità e sporco in un unico lavaggio;
fornitori professionali e competenti cresciuti insieme alle nostre esigenze
il controllo di alcuni parametri fondamentali dell’acqua come la durezza e il ferro nell’acqua, il Ph, il dosaggio dell’ipoclorito e dell’Acqua Ossigenata;
Disponiamo di:
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lavatrici ad acqua da 5 kg, per campionari e piccoli lotti